La Casa di moda parigina accusa una società di gioielleria non affiliata di violazione del marchio e contraffazione in relazione alla vendita di prodotti recanti i suoi marchi ben noti.
Nuova causa sui marchi per Chanel. Questa volta punta il dito contro una società di gioielleria accusandola di violazione del marchio e contraffazione in relazione alla vendita di prodotti che sembrano essere realizzati con bottoni riciclati decorati con marchi«che sono "copie esatte" del marchio denominativo di Chanel e/o dei suoi loghi a doppia "C" - e lo hanno fatto "con la scusa [che tali] prodotti sono autentici prodotti Chanel"».
A fondamento delle sue ragioni, Chanel in campo le "differenze materiali" in termini di creazione/mantenimento di un prodotto di lusso ed esperienza di vendita al dettaglio. Ad esempio, la diversità dei modi di commercializzare/vendere i prodotti e delle condizioni in cui vengono venduti.
A tal proposito, i tribunali hanno riconosciuto che alcuni vantaggi che tradizionalmente accompagnano la vendita autorizzata di un prodotto genuino possono costituire differenze sostanziali. Tra questi, la garanzia o l'accesso a promozioni/servizi ottenuta dai clienti quando acquistano un prodotto "genuino", i quali possono far sorgere confusione tra i consumatori quando venditori non autorizzati offrono gli stessi prodotti senza gli stessi vantaggi associati.