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6 luglio 2023
Incostituzionale la norma che continua a rinviare le elezioni degli organi di Città metropolitane e liberi consorzi comunali in Sicilia

Secondo la Consulta, posticipando lo svolgimento di queste elezioni, il Legislatore regionale ha di fatto impedito la costituzione degli enti di area vasta in Sicilia.

La Redazione

Con la sentenza n. 136 del 6 luglio 2023, la Consulta, in accoglimento del ricorso del Governo, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di una norma della legge regionale n. 16 del 2022, che rinviava di un ulteriore anno l'elezione dei Consigli metropolitani e dei Presidenti dei liberi Consorzi comunali, che in Sicilia sostituiscono le province.

La norma dichiarata incostituzionale era «l'ultimo anello di una catena di rinvii», che dal 2015 a oggi hanno continuamente posposto lo svolgimento di queste elezioni, impedendo in tal modo la costituzione degli organi elettivi dei liberi Consorzi, le cui funzioni sono svolte ormai da molti anni da un commissario nominato dalla Regione. Quanto poi alle Città metropolitane, il mancato svolgimento delle elezioni ha fatto sì che nessuno dei loro organi di governo abbia oggi carattere elettivo.
In sostanza, attraverso interventi puntuali e continui nel corso di otto anni, il Legislatore regionale ha di fatto impedito la costituzione degli enti di area vasta in Sicilia violando così artt. 3, 5 e 114 della Costituzione.

La Corte ha concluso che «a tale situazione deve essere posto rimedio senza ulteriori ritardi, attraverso il tempestivo svolgimento delle elezioni dei Presidenti dei liberi Consorzi comunali e dei Consigli metropolitani, affinché anche in Sicilia gli enti intermedi siano istituiti e dotati dell'autonomia loro costituzionalmente garantita, e si ponga fine alla più volte prorogata gestione commissariale».

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