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12 luglio 2023
Lotta all'antisemitismo nel calcio: sottoscritta al Viminale una dichiarazione d’intenti
L'intesa tra il Ministro dell'Interno, il Ministro per lo Sport e i Giovani, il Coordinatore Nazionale per la lotta contro l'antisemitismo e il Presidente della FIGC ha l'obiettivo di rafforzare le azioni di contrasto al fenomeno.
La Redazione
«Con questo protocollo rilanciamo l'impegno contro l'antisemitismo nel calcio, che allargheremo a tutte le altre discipline sportive e alle varie forme di discriminazione, attraverso tredici punti che costituiscono l'architettura delle azioni che attueremo in collaborazione con tutti i portatori d'interesse, tifosi inclusi, partendo dalla prevenzione e dando maggiore concretezza al contrasto di comportamenti e linguaggi discriminatori».
 
Attraverso queste parole, il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, sugella la dichiarazione d'intenti per la lotta all'antisemitismo nel calcio sottoscritta al Viminale con il Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, il Coordinatore nazionale per la lotta contro l'antisemitismo, Giuseppe Pecoraro, e il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina.
 
Obiettivo: rafforzare le azioni di contrasto al fenomeno, intervenendo con iniziative che coinvolgono le Istituzioni, i tesserati e le tifoserie.
 
Nel documento, accanto ad attività di sensibilizzazione e comunicazione sulle tematiche dell'antisemitismo - organizzazione di visite al Binario 21 e in altri “luoghi della memoria” per tesserati e tifoserie, collaborazioni con media e social network – sono previste azioni concrete, tra le quali:
  • l'inserimento nel codice etico delle società di un riferimento esplicito alla definizione di antisemitismo elaborata dall'International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA);
  • l'impegno a non assegnare ai giocatori la maglia con il numero “88”;
  • l'interruzione della partita al verificarsi di cori, atti ed espressioni di stampo antisemita; 
  • il rigoroso rispetto dell'assegnazione nominale del posto negli stadi.
«È la finalizzazione di un obiettivo che ci siamo posti alcune settimane fa e che, accanto ad un evidente valore simbolico, riveste anche grande concretezza», ha sottolineato il Ministero dell'Interno, Matteo Piantedosi. Mentre, secondo il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, «Grazie ai suoi valori più profondi e alla sua eccezionale forza comunicativa, il calcio si offre strumento di coscienza civica per educare all'accoglienza e al rispetto».
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