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31 agosto 2023
Contratto di prestazione occasionale: le novità apportate dal Decreto Lavoro

Con la circolare in commento, l'INPS ha illustrato la disciplina della prestazione occasionale a seguito delle modifiche apportate dall'art. 37 D.L. n. 48/2023, con riferimento agli utilizzatori che operano nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento.

di La Redazione

Con la circolare n. 75 del 2023, l'INPS ha illustrato la disciplina relativa al contratto di prestazione occasionale per gli utilizzatori che operano nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento alla luce delle modifiche introdotte dall'art. 37 D.L. n. 48/2023, conv. con modificazioni in L. n. 85/2023. Nello specifico, oggetto di riforma sono stati i limiti economici e i livelli occupazionali oltre i quali non è consentito accedere al contratto di prestazione occasionale.

L'intervento normativo ha innalzato per tutti gli utilizzatori del Libretto Famiglia e del contratto di prestazione occasionale l'importo massimo di compenso erogabile per anno civile dal singolo utilizzatore alla totalità dei prestatori, il quale dal 1° gennaio 2023 è pari a 10.000 euro. Inoltre, il Decreto Lavoro ha esteso la platea degli utilizzatori del contratto di prestazione occasionale agli utilizzatori che abbiano alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato (il precedente limite era pari a 5).
Ancora, il Decreto Lavoro ha elevato i limiti economici e dimensionali oltre i quali gli utilizzatori che operano nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento non possono accedere al contratto di prestazione occasionale. Tale limite passa infatti da 10.000 a 15.000 euro. Per quanto concerne il limite dimensionale, invece, il D.L. n. 48/2023 ha previsto che dal 5 maggio 2023 possono accedere al contratto di prestazione occasionale gli utilizzatori che operano nei settori indicati che hanno alle proprie dipendenze fino a 25 lavoratori subordinati a tempo indeterminato.

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