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8 settembre 2023
Il nuovo arresto della Cassazione in materia di onere probatorio in caso di risarcimento danni da emotrasfusione

Secondo la Corte, la struttura sanitaria deve provare che il paziente fosse già affetto dall’infezione di cui domanda il ristoro e di aver rispettato i protocolli che presiedono alle attività di acquisizione e perfusione del plasma. Pertanto, non è sufficiente sostenere che il procedimento di conservazione del sangue è a “circuito chiuso”.

L’attuale ricorrente citava in giudizio l’ASL al fine di ottenere il risarcimento dal danno per aver contratto l’epatite in seguito ad emotrasfusione presso l’ospedale.
Il Tribunale accertava la responsabilità della convenuta e accoglieva la domanda risarcitoria della danneggiata. La Corte territoriale riformava la decisione di prima cure sostenendo che il...

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