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11 settembre 2023
Attualità giuridica: truffa per Bonus facciate per interventi mai realizzati
Sequestro preventivo per oltre 52 milioni di euro nella Regione Calabria.
di La Redazione
L'oggetto | Bonus edilizi. |
La normativa |
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La disciplina | Il Bonus facciate è una agevolazione fiscale che consiste in una detrazione dall'imposta lorda concessa quando si eseguono interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, anche strumentali. La detrazione è riconosciuta nella misura del 60% delle spese sostenute nel 2022; nella misura del 90% per quelle degli anni 2020 e 2021. A causa della mancata proroga del Legislatore, dall'anno 2023 non è più possibile usufruire del bonus facciate. |
La notizia giuridica | Dalle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Locri e ora inviate per competenza a quella di Roma è scaturito un provvedimento di sequestro preventivo di oltre 52 milioni di euro di crediti d'imposta, frutto di una articolata frode perpetrata nell'ambito del cosiddetto “bonus facciate” e smascherata dal comando provinciale delle Fiamme gialle di Reggio Calabria. |
L'operazione scaturisce dalla denuncia presentata da parte di alcuni proprietari di appartamenti di un condominio dopo aver notato, all'interno dei propri cassetti fiscali, la presenza di crediti di imposta, connessi ad agevolazioni finalizzate a interventi di recupero edilizio, da loro mai richiesti né tantomeno realizzati. | |
Gli accertamenti hanno consentito di appurare che le 4 imprese “prime cessionarie”, tutte amministrate dallo stesso soggetto attualmente indagato, risultavano avere accettato cessioni di crediti inesistenti, per un ammontare di € 52.026.930,00, da parte di nr. 160 cedenti “ignari”. Le 4 società “prime cessionarie”, hanno provveduto a monetizzare parte del predetto credito cedendo la restante parte ad altre 33 società “seconde cessionarie”, con sedi ricadenti su tutto il territorio nazionale, che hanno proceduto a loro volta a monetizzare parte dei crediti. | |
Considerazioni | Le frodi edilizie sono state più volte messe in evidenzia a più riprese. Già a dicembre 2021 l'allora presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, aveva messo in evidenza nella conferenza stampa di fine anno che ammontava a 4 miliardi di euro la somma delle operazioni relative a cessione del credito e sconto in fattura bloccate. Già allora la maggior parte delle truffe era stata realizzata per interventi del bonus facciate, visti due grandi limiti a livello normativo: la mancanza di un tetto massimo di spesa agevolabile; la mancanza di obblighi relativi ad asseverazioni da parte dei tecnici. Lo scorso marzo un quadro simile era stato presentato presso la Commissione Finanze della Camera dal direttore dell'Agenzia delle Entrate: le frodi relative ai bonus edilizi ammontavano a circa 9 miliardi di euro. Nonostante l'impegno a mantenere le agevolazioni fiscali, il Governo attuale raccoglie una situazione complessa, in un quadro che è ancora in continua evoluzione. |
Precedenti giurisprudenziali | In materia di truffe da Bonus facciate, i giudici di legittimità hanno sottolineato che l'accertamento dell'assenza dei requisiti per il diritto alla detrazione d'imposta conferisce all'Agenzia delle entrate di procedere al recupero dell'imposta anche nei confronti del fornitore che ha applicato lo sconto, ove vi sia concorso. Ciò comporta la possibilità di procedere il sequestro impeditivo o preventivo anche nei confronti del predetto fornitore, essendo sufficiente il legame pertinenziale tra la cosa ed il reato ( |
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