La convenzione, siglata a giugno dal Ministro Nordio e dal Direttore dell'Agenzia delle Entrate Ruffini, consente l’accesso autonomo degli ufficiali giudiziari alle banche dati dell’Agenzia, utili ai fini della ricerca telematica di beni con titolo esecutivo da pignorare su richiesta di creditore o da sottoporre a procedura concorsuale da parte del curatore della liquidazione giudiziale.
Il Ministero della Giustizia ha dato notizia che da ottobre è pienamente operativa la convenzione che introduce la possibilità per i creditori di richiedere agli ufficiali giudiziari l'accesso alle banche dati telematiche.
Nello specifico la convenzione, siglata a giugno dal Ministro Nordio e dal Direttore dell'Agenzia delle Entrate Ruffini, consente l’accesso autonomo degli ufficiali giudiziari alle banche dati dell’Agenzia, utili ai fini della ricerca telematica di beni con titolo esecutivo da pignorare su richiesta di creditore o da sottoporre a procedura concorsuale da parte del curatore della liquidazione giudiziale.
In tal modo, «la farraginosa procedura di accesso alle banche dati è stata sostituita da un sistema decisamente più efficace»: gli ufficiali giudiziari possono ricercare i beni da sottoporre a esecuzione, «nel rispetto della disciplina del codice della privacy, direttamente dalle banche dati interconnesse, all’interno dell’Anagrafe tributaria, comprensiva dell’archivio dei rapporti tributari, senza oneri aggiunti per la finanza pubblica».
Le nuove procedure consentono di accelerare le attività di indagine: gli ufficiali giudiziari ricevono le risposte in pochi minuti rendendo agevole e fluido lo svolgimento delle attività e limitando sensibilmente l’impiego di risorse.
Secondo il Ministero della Giustizia, «si tratta di un ulteriore passo in avanti verso l'efficientamento del sistema giustizia che consentirà di soddisfare, in tempi rapidi, i crediti portati dai titoli esecutivi attraverso una semplificazione delle procedure grazie all'impiego delle tecnologie».