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9 ottobre 2023
Sul requisito reddituale per la concessione della cittadinanza italiana

Con le sentenze in commento, il TAR Lazio ha sostenuto l'indefettibilità di tale requisito e la legittimità delle soglie reddituali ai fini dell'acquisizione dello status di cittadino italiano.

La Redazione

Con le sentenze nn. 14163 e 14172 del 25 settembre 2023, il TAR Lazio si è occupato del requisito reddituale ai fini della concessione della cittadinanza italiana.

Con la prima pronuncia, il Giudice amministrativo ha sostenuto l'indefettibilità del requisito reddituale «in quanto funzionale non solo ad evitare che l'ammissione del nuovo membro privo di adeguate fonti di sussistenza possa comportare inconvenienti sul piano della pubblica sicurezza ovvero finisca per gravare sul pubblico erario, ma anche ad assicurare che sia in grado di concorrere allo sviluppo economico-sociale mediante la partecipazione al gettito fiscale e fornisca un proprio contributo alla Comunità di cui entra a far parte».

Ciò detto, la valutazione di tale requisitova effettuata tenendo conto «sia del periodo già maturato nel triennio precedente al momento della presentazione della domanda, sia di quello successivo, in quanto lo straniero deve dimostrare di possedere con una certa stabilità e continuità nel tempo il requisito in parola, che va mantenuto fino al momento del giuramento».

Da ultimo, TAR Lazio ha chiarito altresì che «il principio di attualizzazione del reddito, che consente all'istante di far valere eventuali miglioramenti della propria posizione economica, non può essere inteso nel senso di ammettere che i requisiti previsti per l'ottenimento della cittadinanza vengano ad essere maturati nel corso del procedimento, in deroga ai principi generali che improntano i procedimenti ad istanza di parte, secondo cui i requisiti debbano essere già posseduti all'atto della presentazione dell'istanza, oltre che mantenuti sino al momento della decisione sulla stessa da parte dell'autorità procedente».

Se con la prima pronuncia, il Giudice amministrativo del Lazio ha sostenuto la necessità del requisito reddituale, con la sentenza n. 14172 ha stabilito la legittimità delle soglie reddituali per la concessione della cittadinanza italiana.
Tale indefettibilità, seppur non precisata da atti aventi rango primario, integra una delle condizioni che devono risultare soddisfatte ai fini dell'acquisizione dello status di cittadino italiano, come pacificamente imposto dalle previsioni del D.M. 22 novembre 1994.

Secondo il TAR Lazio, «deve essere individuata a fini di certezza, allo scopo di evitare arbitrarie e divergenti valutazioni da parte dell'amministrazione e che, a ben vedere, si tratta delle stesse ragioni per cui è stata già da tempo risalente ritenuta legittima la prescrizione di soglie reddituali minime al fine di autorizzare l'ingresso ed il soggiorno sul territorio nazionale, ai sensi dell'art. 6, comma 5, d.lgs. n. 286 del 1998».