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8 novembre 2023
Telemarketing e telecamere private in luoghi pubblici: le ultime dal Garante
Con la newsletter n. 513 dell'8 novembre 2023, il Garante per la Protezione dei Dati Personali si è soffermato anche sul sistema informativo per le dipendenze e sul tema dell'intelligenza artificiale.
di La Redazione
Il Garante multa una società per trattamento illecito di dati personali
Il Garante Privacy, a seguito di numerose segnalazione e reclami da parte degli utenti, ha comminato una sanzione di 70mila euro ad una società produttrice di caffè per aver promosso il proprio marchio mediante telefonate indesiderate e insistenti, rivolte soprattutto agli utenti iscritti nel Registro pubblico delle opposizioni (Rpo).
L'Autorità ha chiesto informazioni alla società, la quale ha risposto che l'attività di marketing telefonico riguardava dati personali degli utenti acquisiti con diverse modalità: tramite il form presente sul proprio sito internet, attraverso il passaparola dei clienti, il programma “Presenta un amico” e liste di contatti raccolti da società terze.
Dai diversi accertamenti effettuati dal GDPR sono emerse diverse violazioni, circa l'uso dei dati per finalità di marketing senza aver acquisito il consenso degli utenti e senza avergli fornito una apposita informativa.
La società inoltre non aveva attivato controlli preventivi per verificare se le utenze presenti nel proprio database fossero iscritte nel Rpo e aveva omesso controlli sul processo di acquisizione dei dati da parte delle società terze.
Alla luce di tali gravi violazioni, l'Autorità ha inflitto alla società una multa di 70mila euro per trattamento illecito di dati personali.
Inoltre, la società dovrà cancellare i dati acquisiti illecitamente per finalità di marketing e attivare idonee misure tecniche, organizzative e di controllo affinché il trattamento dei dati personali degli utenti avvenga nel rispetto della normativa privacy.
Telecamere private: il Garante Privacy vieta le telecamere di zone pubbliche
Il Garante per la Protezione dei Dati Personali si sofferma anche sull'installazione dei sistemi di videosorveglianza privati, i quali oltre a rispettare la riservatezza dei vicini non devono riprendere aree pubbliche, come parchi gioco giochi e piazze.
Solo in presenza di situazioni di pericolo concreto si può estendere la ripresa delle videocamere anche ad aree comuni, luoghi aperti al pubblico o di pertinenza di terzi, purché ciò sia adeguatamente motivato e supportato da idonea documentazione (es. denunce, minacce, furti).
Sistema informativo per le dipendenze: parere favorevole del GPDP, il Ministero della Salute non raccoglierà l’informazione sulla condizione di detenuto
I Garanti Privacy del mondo: l’AI metta al centro l’uomo
Dal 15 al 20 ottobre si è tenuta la 54° Global Privacy Assembly nella capitale delle Bermuda, nel corso della conferenza sono state adottate alcune risoluzioni sui temi più attuali della protezione dei dati personali, come il trattamento dei dati sanitari nella ricerca scientifica, la definizione di standard privacy globali e i sistemi di intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT.
Il GPDP ha collaborato, insieme ad altre Autorità, alla stesura di una risoluzione sull'uso dell'intelligenza artificiale in ambito lavorativo.
Dal reclutamento dei candidati alla stipula del contratto, fino al monitoraggio dei dipendenti, il documento chiede di garantire un uso dei sistemi di AI incentrato sull'uomo. Infatti, a causa del grosso impatto sulla vita personale e professionale dei lavoratori, lo sviluppo di strumenti di intelligenza artificiale deve avvenire secondo i principi della protezione dei dati, con garanzie previste fin dalla progettazione e per impostazione predefinita, che limitino al minimo l'uso dei dati e gli scopi per i quali sono trattati.
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