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15 novembre 2023
Scappa dai domiciliari per ottenere un aggravamento della misura e allontanarsi così dalla madre convivente: il fine giustifica i mezzi?

La Cassazione conferma la condanna dell’imputato per il reato di tentata evasione ribadendo che «il fine perseguito dall'agente non assume alcuna rilevanza, costituendo, questo, l'antecedente psichico della condotta, cioè il movente del comportamento tipico descritto dalla norma penale».

La Redazione

L’imputato ricorre per cassazione avverso la sentenza della Corte d’Appello di Palermo che aveva confermato la sua condanna per il reato di tentata evasione.
Nello specifico, il ricorrente lamenta l’insussistenza dell’elemento psicologico del reato ascrittogli poiché il medesimo aveva sollecitato l’adozione di un provvedimento...

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