Lo ha chiarito l'Agenzia delle Entrate con la risposta n. 468/2023 sul rilievo che i tributi sono dovuti per tutte le iscrizioni a elenchi abilitanti all'esercizio di una attività. Nello specifico, si tratta di 16 euro di imposta di bollo per ogni foglio e di 168 euro di tassa sulle concessioni governative.
Con la risposta n. 468 del 28 novembre 2023, l'Agenzia delle Entrate ha risolto il quesito relativo alla possibilità di applicare l'imposta di bollo di euro 16,00 all'istanza di inserimento negli elenchi dei delegati alle operazioni di vendita e nell'elenco dei mediatori familiari, da parte degli interessati.
Nella stessa sede, si chiedeva al Fisco conferma del pagamento anche per questi nuovi elenchi della tassa sulle
La risposta al primo quesito è affermativa. Nel ripercorrere le modifiche apportate dalla riforma Cartabia (
Per il Fisco, tale disposizione conferma la possibilità di qualificare la domanda di ammissione all'elenco dei mediatori familiari nonché dei professionisti delegati alla vendita quali istanze rivolte ad un organo collegiale dell'Amministrazione dello Stato per ottenere l'adozione di un provvedimento. Ne consegue che, sul piano fiscale, le domande di iscrizione ai predetti elenchi sono da ricomprendere nell'ambito dell'art 3 della tariffa annessa al D.P.R. n. 642/1972 e scontano l'imposta di bollo nella misura di 16,00 euro per ogni foglio.
Altrettanto positiva è la risposta al quesito relativo alla tassa di concessione governativa da 168 euro, prevista dal D.P.R. n. 641/1972.
La norma della tariffa che meglio si attaglia alla fattispecie posta all'esame delle Entrate è l'art. 22 punto 8 del Titolo VII della Tariffa, da cui si evince che il presupposto di applicazione della tassa sulle concessioni governative ricorre ogniqualvolta l'interessato domandi l'iscrizione «in un albo, un elenco o registro, che costituisce per legge condizione abilitante all'esercizio di una professione, attività, arte o mestiere».
Considerato che l'iscrizione degli elenchi dei mediatori familiari e dei delegati alle operazioni di vendita è richiesta dalla legge quale condizione abilitante per l'esercizio delle relative attività professionali, l'Agenzia delle Entrate conclude che l'inserimento negli elenchi in parola soggiace al pagamento della tassa di 168 euro sulle concessioni governative.