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29 novembre 2023
Confermato il sequestro probatorio dei prodotti riportanti il marchio riferito a Maradona

Si tratta di cappelli e scaldacollo recanti il marchio “D10s”. La Cassazione ha respinto il ricorso contro la misura cautelare, rilevando come dalla documentazione allegata risulti l'esistenza di un marchio comunitario registrato regolarmente.

La Redazione

Il Tribunale della libertà di Napoli respingeva l'istanza di riesame presentata nell'interesse dell'indagato contro il decreto di sequestro probatorio emesso dal P.M. avente ad oggetto cappelli e scaldacollo recanti il marchio “D10s”, connessi al campione argentino Diego Armando Maradona.
Contro tale pronuncia propone ricorso per cassazione il difensore dell'indagato, ritenendo insussistente il fumus commissi delicti.

Con la sentenza n. 47652 del 28 novembre 2023, la Cassazione dichiara manifestamente infondato il ricorso, richiamando l'orientamento giurisprudenziale secondo cui in tema di sequestro preventivo o probatorio, è ammesso il ricorso per cassazione solo per violazione di legge, dovendosi ricomprendere in tale nozione gli errores in procedendo, gli errores in iudicando ed i vizi della motivazione a tal punto radicali da rendere l'apparato argomentativo a sostegno del provvedimento del tutto mancante o privo dei requisiti minimi di coerenza, completezza e ragionevolezza.
Ora, nel caso di specie non può dirsi sussistente un vizio di motivazione, considerato che la rappresentazione dell'avvenuta registrazione del marchio si era fondata su un elemento comunque legittimamente acquisito agli atti delle indagini, ossia un documento proveniente dal legale rappresentante delle aziende che si assumono titolari del diritto di autore. Pertanto è legittimo il sequestro probatorio emesso sulla base della notitia criminis acquisita in precedenza allo scopo di accertare i termini esatti della condotta denunciata o ipotizzata per valutarne non solo la contrarietà all'ordinamento giuridico, ma anche l'esatta qualificazione giuridica.
Legittimo allo stato, dunque, il sequestro del materiale che si assume essere contraffatto per approfondire il tema nel corso delle indagini.

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