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5 dicembre 2023
Il comportamento silente dell’imputato non può costituire motivo di riduzione dell’indennizzo per ingiusta detenzione

L'esercizio della facoltà di cui all'art. 64, comma 3, lett. b) c.p.p. assume un valore neutro non suscettibile di integrare una ipotesi di colpa lieve.

La Redazione

La Corte d'Appello di Palermo accoglieva parzialmente la richiesta di riparazione per ingiusta detenzione avanzata dall'imputato e gli riconosceva la somma di 210mila euro a titolo di indennizzo tenendo conto del fatto che il richiedente si era avvalso della facoltà di non rispondere nel corso del procedimento. La Corte...

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