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22 dicembre 2023
Accertamento e classificazione delle terre gravate da uso civico della Regione Basilicata
L'Ufficio regionale competente in materia di usi civici monitora e verifica l'applicazione di quanto stabilito e adotta appositi provvedimenti, anche in itinere, qualora i Comuni oppure i privati non rispettino quanto previsto dalla normativa.
La Redazione
La Regione Basilicata con provvedimento del 14 dicembre 2023, n. 46 (B.U.R. Basilicata Speciale 14/12/2023, n. 66) detta le modifiche sulle disposizioni sull'accertamento degli usi civici e la classificazione delle terre gravate da uso civico.
I Comuni, ove ricorrano le condizioni, possono chiedere alla Regione, l'autorizzazione per:
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Gli usi civici e le terre accertate come gravate da uso civico sono assoggettati al vincolo paesaggistico con l'entrata in vigore della |
Alienazione dei terreni | l'alienazione dei terreni gravati da uso civico che precede in caso di accertata e irreversibile trasformazione, a condizione che i predetti terreni: abbiano irreversibilmente perso la conformazione fisica o la destinazione funzionale di terreni agrari, boschivi o pascolativi per oggettiva trasformazione, e le eventuali opere realizzate siano state autorizzate dall'amministrazione comunale; siano stati utilizzati in conformità ai vigenti strumenti di pianificazione urbanistica; |
Mutamento di destinazione d'uso | il temporaneo mutamento di destinazione d'uso dei terreni gravati da uso civico a condizione che la diversa destinazione rappresenti un reale e diretto beneficio per la collettività e non pregiudichi la perpetua destinazione agro-silvo-pastorale del terreno ad uso civico; |
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il valore delle aree oggetto di alienazione è determinato nella misura di un ventesimo della base imponibile ai fini dell'imposta municipale unica ( |
Occupazione abusiva | ai fini dell'applicazione del disposto dell' |
Le istanze di legittimazione, previste dal provvedimento di chiusura delle operazioni demaniali riferito al territorio del Comune interessato, sono presentate al Comune e rese esecutive dalla Regione, anche con contestuale affrancazione, con riduzione alla metà dell'importo dovuto per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali.
L'istanza, corredata da perizia stralcio giurata redatta da perito demaniale iscritto all'albo di cui alla presente legge, è presentata dagli interessati alla Regione ed è oggetto di istruttoria da parte degli Uffici competenti. Il provvedimento amministrativo di conclusione dell'istruttoria è notificato al Comune interessato per la successiva pubblicazione all'Albo pretorio.
Quanto alla determinazione del dovuto:
- delle aree ricadenti in zona agricola, corrisponde al reddito dominicale, riferito alla qualità del pascolo di prima classe, adeguato alle disposizioni previste per il pagamento delle imposte sui redditi;
- delle aree ricadenti in zona non agricola, così come definita dallo strumento urbanistico vigente, è determinato in ragione del tre per mille (0,003) del valore dell'area ai fini IMU;
- il capitale di affrancazione è calcolato moltiplicando per 15 il canone di legittimazione, come sopra determinato, fatti salvi i diritti relativi alla riscossione dei canoni pregressi e degli eventuali oneri amministrativi.