Il Decreto Legislativo, approvato in esame preliminare in Consiglio dei Ministri, apporta modifiche al Codice civile, al Codice di procedura civile, alle relative disposizioni di attuazione e ad alcune leggi speciali, con l'obiettivo di risolvere alcune difficoltà applicative e apportare le correzioni o integrazioni necessarie per garantire la piena efficacia della riforma Cartabia.
In data 15 febbraio 2024, si è svolto a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri n. 69.
Di seguito le principali novità approvate.
Su proposta del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il Governo ha approvato, in esame preliminare, il cosiddetto correttivo alla riforma del processo civile (
Il Decreto Legislativo approvato apporta modifiche al Codice civile, al Codice di procedura civile, alle relative disposizioni di attuazione e ad alcune leggi speciali, con l'obiettivo di risolvere alcune difficoltà applicative e apportare le correzioni o integrazioni necessarie per garantire la piena efficacia della recente riforma.
Tra i numerosi interventi, si segnala:
- favorire l'impiego del rito semplificato di cognizione, con conseguente riduzione dei tempi del processo
- estendere ai processi pendenti la possibilità di emettere ordinanze anticipatorie di accoglimento o rigetto;
- semplificare e razionalizzare la disciplina delle comunicazioni e notificazioni a mezzo posta elettronica certificata;
- migliorare e rendere più funzionale la fase introduttiva del processo civile;
- ampliare i casi in cui è garantita l'oralità delle udienze.
Le novità contenute nello schema di decreto legislativo sono pienamente in linea con il PNRR, contribuendo ad apportare benefici all'efficienza del processo, facilitando il raggiungimento degli obiettivi concordati con l'Europa e migliorando complessivamente la riforma del processo civile, il cui buon funzionamento è uno dei principali fattori di attrazione dei capitali esteri.
Per questo, tra l'altro, si prosegue sulla strada della completa digitalizzazione del processo civile e dell'eliminazione di adempimenti od oneri a carico delle parti ormai superflui, con l'eliminazione delle disposizioni che prevedevano il deposito di atti presso la cancelleria, anche ai fini della loro notificazione, e la necessità, per l'avvocato, di eleggere domicilio in un comune situato nel circondario dell'ufficio giudiziario adito.
Nel corso della riunione, il Presidente Meloni ha svolto un'informativa in merito alle politiche migratorie del Governo, anche alla luce dei lavori della Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni dello scorso luglio e del Vertice Italia-Africa di fine gennaio, con i quali si è avviato il percorso del Piano Mattei. Nella stessa sede, ha sottolineato il modello di cooperazione collaborativo e non predatorio che il Governo intende adottare con i partner africani.
La Presidente ha invitato i Ministri a un crescente impegno volto a rafforzare la collaborazione operativa con i Paesi frontalieri in tutti gli ambiti di propria competenza, al fine di promuovere lo sviluppo delle economie più fragili, attraverso il miglioramento delle competenze dei giovani e la creazione di nuove opportunità di sostentamento.