I dati si riferiscono al 2022 e confermano l'aumento dell'offerta di Case rifugio e delle donne che ne sono ospiti, insieme all'elevata specializzazione dei gestori delle Case e all'alto livello di professionalità degli operatori.
L'ISTAT ha pubblicato il report dell'indagine relativa ai servizi e alle caratteristiche organizzative delle Case rifugio e dei presidi socio-assistenziali che hanno ospitato donne vittime di violenza nell'anno 2022.
Facendo un passo indietro, va precisato che è la Convenzione di Istanbul del 2011 ad aver previsto l'impegno degli Stati aderenti a predisporre servizi specializzati di supporto immediato nel breve e nel lungo periodo per ciascuna vittima da qualsiasi atto di violenza che rientra nell'ambito di applicazione della Convenzione. Da qui, l'impegno dell'Italia attraverso il Piano nazionale contro la violenza che ha dato un forte impulso in sede di conoscenza del sistema di tutela delle donne vittime di violenza, e per spingere ancor di più verso questa direzione, a partire dal 2017 l'ISTAT ha iniziato a rilevare i dati riguardanti il Sistema della Protezione delle donne vittime di violenza, realizzando nel 2020 una rilevazione statistica sull'Utenza dei Centri antiviolenza e diffondendo i dati del numero di pubblica utilità Anti Violenza e
Ebbene, dal report emerge che nel 2022 sono 1.810 le donne uscite dalle Case rifugio: il 39,2% per aver raggiunto gli obiettivi del percorso di uscita dalla violenza concordato, mentre il 27,1% per tornare dal maltrattante o comunque dopo aver abbandonato il percorso. Il 25,4% delle donne, invece, vi è uscita per trasferirsi in altra abitazione o struttura.
Di seguito, altri risultati rilevanti:
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