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30 settembre 2024
Via libera dal Governo al decreto legge contro le violenze sui medici

Aumento delle pene fino a 5 anni e arresto obbligatorio nella flagranza del reato, con la possibilità di differimento non oltre le 48 ore. Queste alcune delle pene volute dai Ministeri della Giustizia e della Salute a tutela del personale sanitario.

di La Redazione

Venerdì 27 settembre si è tenuto il Consiglio dei Ministri n. 97. Nel corso della riunione è stato dato il via libera ad un decreto legge contro le violenze nei confronti di medici e sanitari che prevede un generale inasprimento delle pene.

«Per chi aggredisce il personale sanitario è previsto l'aumento delle pene fino a 5 anni; inoltre, l'arresto obbligatorio nella flagranza del reato, con la possibilità di differimento non oltre le 48 ore»

Queste le parole del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel corso della conferenza stampa.
Alla base di queste misure «chieste da tutto il mondo sanitario», vi è la tutela di chi opera «con grande fatica e con grande sacrificio, ponendosi al servizio del cittadino nel momento più delicato dell'esistenza individuale, cioè della cura».

Nello specifico, il provvedimento introduce il reato di danneggiamento commesso all'interno o nelle pertinenze di strutture sanitarie o socio-sanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private, con violenza alla persona o con minaccia o nell'atto del compimento del reato di lesioni personali a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive, a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria e a chiunque svolga attività ausiliarie ad essa funzionali.
Per chi commette tale reato, sono previste la pena della reclusione da uno a cinque anni e la multafino a 10.000 euro, oltre all'arresto obbligatorio in flagranza.

L'arresto in flagranza viene esteso a chi commette il reato di lesioni personali a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria e a chiunque svolga attività ausiliarie ad essa funzionali.

Per una serie di delitti è invece previsto l'arresto in flagranza differita.
Si tratta di:

  • delitti non colposi per i quali è previsto l'arresto in flagranza, commessi all'interno o nelle pertinenze delle strutture sanitarie o socio-sanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private, in danno di persone esercenti una professione sanitaria o socio-sanitaria e ad esse ausiliarie nell'esercizio o a causa delle funzioni o del servizio;
  • i delitti commessi su cose destinate al servizio sanitario o socio-sanitario o presenti nelle suddette strutture.

Nel corso della riunione, il Governo ha approvato un disegno di legge per l'introduzione di disposizioni integrative e correttive al D.Lgs. n. 149/2022 «Attuazione della legge 26 novembre 2021, n. 206, recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata».

La nuova formulazione del testo tiene conto delle osservazioni formulate dalle competenti Commissioni parlamentari. In considerazione del mancato accoglimento di alcune di esse, come previsto dalla legge delega, il testo sarà nuovamente trasmesso alle Camere corredato dai necessari elementi integrativi di informazione e motivazione.

Aggiornamenti

attenzione

In Gazzetta Ufficiale n. 230/2024 è stato pubblicato il Decreto Legge 1° ottobre 2024, n. 137 recante «Misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari, socio-sanitari, ausiliari e di assistenza e cura nell'esercizio delle loro funzioni nonchè di danneggiamento dei beni destinati all'assistenza sanitaria»

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