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8 ottobre 2024
Incidente durante un corso di ginnastica per anziani: l'istruttrice non risponde se l'esercizio era «semplice»
Il Tribunale di Milano non ha riconosciuto il diritto al risarcimento alla signora che è rimasta ferita all'occhio durante l'allentamento. Secondo il Giudice di merito il sinistro non è stato dettato dalla negligenza dell'insegnante che, quindi, non si considera responsabile.
di La Redazione
L'istruttrice di un corso di ginnastica per anziani non è responsabile per eventuali incidenti che si verifichino durante un esercizio «semplice». Secondo la sentenza del Tribunale di Milano, infatti, questo tipo di attività sportiva non può considerarsi pericolosa e, di conseguenza, non si ravvisa negligenza nel comportamento di chi tiene il corso. 
Nel caso di specie, gli allievi di una classe di «ginnastica dolce» per «over 60» dovevano lanciare a turno al compagno una pallina da tennis facendola prima rimbalzare sul pavimento. L'attrice rimaneva ferita proprio durante questo esercizio, in quanto veniva colpita dalla pallina all'occhio destro, già affetto da glaucoma e citava, quindi, in giudizio l'istruttrice e la struttura sportiva.  
Secondo il Giudice di merito, tuttavia, l'attività svolta dagli anziani in palestra non può considerarsi pericolosa, ma ordinaria che, nemmeno considerando l'età avanzata dei partecipanti, rende realisticamente più probabile la verificazione di incidenti e sinistri. La scelta dell'esercizio non è stata dettata dalla negligenza e dall'imprudenza della convenuta, in quanto considerato semplice e banale e non era prevedibile che una persona lanciasse l'oggetto con forza tale da provocare lesioni oculari, tenuto anche conto che si trattava di un esercizio non nuovo e che veniva svolto frequentemente. L'allenamento e lo strumento utilizzato appaiono, dunque, adeguati alla tipologia di corso e dei suoi partecipanti e non è configurabile alcun profilo di responsabilità in capo all'insegnante. Piuttosto, sarebbe addebitabile la colpa alla compagna di allenamento dell'attrice che ha tenuto una condotta di lancio «abnorme», comportamento che comunque non è stato censurato. Non viene riconosciuto alcun risarcimento, quindi, alla parte lesa.
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