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14 marzo 2025
Diritto di azione paralizzato in caso di omesso versamento del contributo unificato? I giuslavoristi chiedono chiarimenti

Gli Avvocati Giuslavoristi Italiani (AGI) avanzano dubbi sulla costituzionalità della nuova disposizione introdotta con la Legge di bilancio 2025 (art. 1, comma 812, L. n. 207/2024).

di La Redazione

La Presidente AGI ha trasmesso all'On. Avv. Ciro Maschio, presso la II Commissione Giustizia della Camera, una lettera ove espone alcune preoccupazioni della categoria sull'operatività della nuova disposizione contenuta nella Manovra 2025 in materia di contributo unificato.
In allegato, il parere di una illustre professionista che analizza nel dettaglio la nuova normativa, evidenziando la dubbia costituzionalità dell'art. 1, comma 812, L. n. 207/2024 che stabilisce:

legislazione

«Fermi i casi di esenzione previsti dalla legge, nei procedimenti civili la causa non può essere iscritta a ruolo se non è versato l'importo determinato ai sensi dell'articolo 13, comma 1, lettera a), o il minor contributo dovuto per legge».

Ciò significa che nel caso in cui il contributo unificato, di importo pari a 43 euro, non venga tempestivamente pagato, ne consegue l'impossibilità di iscrivere a ruolo la causa e quindi di costituire il rapporto processuale di per sé. Ciò sembra essere in contrasto con l'esercizio del diritto di azione costituzionalmente garantito, bloccando di fatto la proposizione della domanda per via dell'omesso versamento del contributo, peraltro ciò accade automaticamente dal sistema del PCT a causa dell'obbligatorietà del deposito telematico.
Ciò si accompagna alla totale assenza di un meccanismo di sanatoria, traducendosi quindi in un ostacolo vero e proprio al diritto di azione in giudizio.
Tuttavia, come ricordato dalla Corte costituzionale, il sacrificio temporaneo della tutela giurisdizionale può giustificarsi solo nel rispetto del principio di proporzionalità e, nello specifico, solo quando l'adempimento del dovere di cui si tratta non possa essere tutelato adeguatamente in altro modo.

precisazione

In questo caso, trattandosi dell'adempimento di un dovere tributario, il diritto di azione non può soccombere dinanzi alla tutela giurisdizionale, essendo quindi lo Stato chiamato ad occuparsi dell'imposizione tributaria al di fuori del giudizio, così che il cittadino possa liberamente esercitare il suo diritto di azione.

Da questo punto di vista, appare eccessivo e sproporzionato l'ostacolo alla tutela giurisdizionale riconducibile al mancato versamento del contributo unificato.
Si attende ora una risposta.

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