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18 aprile 2025
Sospensione per arresti domiciliari: niente conguaglio retributivo, lo esclude il CCNL
Il dipendente pubblico sospeso d'ufficio per effetto di una misura restrittiva della libertà personale, come gli arresti domiciliari, non ha diritto alla restituzione integrale della retribuzione, anche se è stato successivamente prosciolto e il procedimento disciplinare archiviato. L'indennità ridotta del 50%, prevista dal CCNL, si giustifica per l'oggettiva impossibilità di rendere la prestazione lavorativa.
di La Redazione
La controversia oggetto d'esame riguarda il diritto di una lavoratrice di una università a ottenere il conguaglio della retribuzione piena per il periodo in cui era stata sospesa cautelarmente dal servizio, dal 2008 al 2013, a seguito di un procedimento penale a suo carico. Durante la sospensione, infatti, le era stata corrisposta solo...
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