La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha stabilito che non è discriminante una norma nazionale che stabilisca differenti condizioni agli aiuti all'avviamento dell'impresa da parte dei giovani agricoltori, a seconda che il giovane agricoltore si insedi con altri giovani agricoltori oppure si insedi come unico capo d'azienda o con altri agricoltori non più “giovani”.
CGUE, Prima Sezione, sentenza 8 luglio 2021, causa C-830/19
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Un giovane agricoltore rilevava un terzo di un''azienda agricola familiare belga, esercitando, così, l'attività in associazione di fatto con il padre e la madre, entrambi titolari, rispettivamente, di un terzo ciascuno dell'azienda. In data 27.01.2016, il giovane agricoltore presentava... |
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Alla questione sollevata dal Giudice di rinvio, la Corte dà risposta negativa, nel senso che le norme comunitarie di cui si è chiesta l'interpretazione non ostano ad una... |
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Il Regolamento (UE) 1305/2013 per il sostegno allo sviluppo rurale ha stabilito le modalità di... |
CGUE, Prima Sezione, sentenza 8 luglio 2021, causa C-830/19
«Rinvio pregiudiziale – Agricoltura – Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) – Regolamento (UE) n. 1305/2013 – Regolamento delegato (UE) n. 807/2014 – Insediamento dei giovani agricoltori – Sviluppo delle aziende agricole – Aiuti all’avviamento d’impresa per giovani agricoltori – Condizioni d’accesso – Equivalenza – Insediamento in qualità di capo non unico...