Il diritto del minore alla bigenitorialità, intesa quale presenza comune dei genitori nella vita dei figli, è l'interesse superiore a cui devono tendere le decisioni dei giudici e la mera conflittualità tra genitori, relativa tra l'altro a scelte non fondamentali nella vita del figlio, non è sufficiente a disporre l'affidamento del minore stesso ai Servizi Sociali. Questo il principio affermato dalla Suprema Corte nella sentenza n. 24637 pubblicata il 13 settembre 2021.
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La Corte d'Appello di Roma, decidendo sul reclamo principale materno e su quello incidentale paterno rispetto al decreto del Tribunale ordinario, disponeva l'affidamento del figlio minore ai Servizi Sociali sulla base dei seguenti elementi a) entrambi i genitori... |
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L'art. 337-ter c.c., in materia di provvedimenti riguardanti i... |
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In caso di separazione dei genitori, l'affido condiviso, introdotto nel nostro... |
Corte di Cassazione, sez. I Civile, ordinanza (ud. 12 maggio 2021) 13 settembre 2021, n. 24637
Svolgimento del processo
Che:
1. Con Decreto del 4 luglio 2019, la Corte di appello di Roma, decidendo sul reclamo principale proposto da G.B. e sul reclamo incidentale di R.G., nonchè sul ricorso ex art. 709 ter c.p.c., presentato dal R., ha di
sposto l'affidamento del minore Re.Gu., nato il...