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13 gennaio 2022
Penale e processo
È precluso alla parte civile impugnare l’assoluzione “perchè il fatto non sussiste” con formula dubitativa
Manca un interesse concreto ed attuale ad ottenere una formula più favorevole – l'adozione della formula dubitativa ai sensi dell'art. 530, c. 2, c.p.p. non esplica effetti preclusivi nel giudizio civile per il risarcimento del danno, ai sensi dell'art. 652 c.p.p..
Va giudicato inammissibile il ricorso per cassazione della parte civile al fine di sostituire la formula (dubitativa) “il fatto non sussiste” con “il fatto non costituisce reato”.
Il principio trova particolare applicazione nei frequenti casi di assoluzione con formula dubitativa dei medici per le lesioni cagionate ai pazienti – per i quali vige, ai sensi del D.L. n. 158/2012, l'esenzione da responsabilità penale se ravvisate la colpa lieve e la conformità alle linee guida ospedaliere.
di Avv. e mediatore civile e commerciale Francesco G. Capitani
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