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21 gennaio 2022
Penale e processo
Fisco e giudice penale (insieme) a caccia dell’evasore
In caso di dichiarazione infedele dei redditi, non opera il divieto di ne bis in idem fra accertamenti tributari e penali, sia in caso di litispendenza e comunque quando sussista una forte connessione logica e temporale fra i procedimenti.
In ogni caso non sussiste alcuna specialità di cui all'art. 19 D.Lgs. n. 74/2000 fra il reato di dichiarazione infedele ex art. 4 del D.Lgs. n. 274/2000 e l'illecito amministrativo ai sensi del D.Lgs. n. 471/1997.
Tuttavia, la seconda sanzione penale deve compensare quanto già irrogato in sede amministrativa: il giudice deve commisurare la pena tenendo conto di quella già irrogata.
In ogni caso non sussiste alcuna specialità di cui all'art. 19 D.Lgs. n. 74/2000 fra il reato di dichiarazione infedele ex art. 4 del D.Lgs. n. 274/2000 e l'illecito amministrativo ai sensi del D.Lgs. n. 471/1997.
Tuttavia, la seconda sanzione penale deve compensare quanto già irrogato in sede amministrativa: il giudice deve commisurare la pena tenendo conto di quella già irrogata.
di Avv. e mediatore civile e commerciale Francesco G. Capitani
Il caso
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Nel corso di un processo penale per dichiarazione infedele/evasione fiscale ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. n. 74/2000, sopravveniva per lo stesso fatto sentenza confermativa... |
Il diritto
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In caso di dichiarazione infedele, alla luce dei rapporti strutturali tra le fattispecie su cit. – che escludono un rapporto di... |
La lente dell'autore
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La Cassazione tende di adeguare la realtà italiana a quella di altri Stati membri... |
Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza (ud. 15 ottobre 2021) 20 gennaio 2022, n. 2245
Svolgimento del processo
1. Il sig. F.C. ricorre per l'annullamento della sentenza del 21/01/2021 della Corte di appello di Milano che, rigettando la sua impugnazione, ha confermato la condanna alla pena (principale) di un anno e quattro mesi di reclusione, oltre pene...
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