La tutela degli interessi morali e materiali della prole è sottratta all'iniziativa ed alla disponibilità delle parti, ed è sempre riconosciuto al giudice il potere di adottare d'ufficio, in ogni stato e grado del giudizio di merito, tutti i provvedimenti necessari per la migliore protezione dei figli, ed esercitare, in deroga alle generali regole sull'onere della prova, i poteri istruttori officiosi necessari alla conoscenza della condizione economica e reddituale delle parti.
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Tanto il Tribunale quanto la Corte d'Appello, nell'ambito di un procedimento di divorzio, confermavano, a carico del padre, l'assegno di mantenimento per il figlio minore e respingeva la richiesta di assegno divorzile avanzata dalla moglie. Nel... |
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Circa il contributo al mantenimento dei figli, trattandosi di interesse di natura pubblicistica, i giudici di legittimità chiariscono bene il principio... |
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Degno di nota il principio ribadito dalla Suprema Corte in merito ai poteri d'ufficio del giudice in materia di... |
Corte di Cassazione, sez. VI Civile, ordinanza (ud.14 gennaio 2022) 10 febbraio 2022, n. 4381
Svolgimento del processo
Nel giudizio di cessazione degli effetti civili del matrimonio tra T.B. e L.R., la Corte di appello di Venezia, con la sentenza in epigrafe indicata, ha rigettato l’appello proposto da T., confermando l’ammontare dell’assegno di mantenimento per il figlio minore...