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18 febbraio 2022
Internazionale
È legittimo il meccanismo di condizionalità che subordina l'erogazione dei fondi comunitari al rispetto dello Stato di diritto negli Stati membri
La CGUE ha ritenuto compatibile con i limiti delle competenze attribuite all'Unione e rispettosa del principio della certezza del diritto, l'introduzione di un regime generale di condizionalità che vincola l'erogazione di finanziamenti provenienti dal bilancio dell'Unione al rispetto dello Stato di diritto negli Stati membri.
di Ricercatore presso l’Università di Palermo Ivan Libero Nocera
Il caso
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L'Ungheria e la Polonia proponevano un ricorso diretto per l'annullamento dell'intero Regolamento (UE) n. 2020/2092 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020 e, in subordine, per l'annullamento di talune sue disposizioni. Gli Stati ricorrenti sostenevano che la... |
Il diritto
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Le motivazioni della sentenza poggiano su alcune essenziali premesse. |
La lente dell'autore
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La sentenza in questione si segnala perché pone limiti ulteriori alle... |
CGUE, seduta Plenaria, sentenza 16 febbraio 2022, causa C-157/21
«Ricorso di annullamento – Regolamento (UE, Euratom) 2020/2092 – Regime generale di condizionalità per la protezione del bilancio dell’Unione europea – Protezione del bilancio dell’Unione in caso di violazioni dei principi dello Stato di diritto negli Stati membri – Base giuridica – Articolo 322, paragrafo 1, lettera a), TFUE – Articolo 311 TFUE – Articolo 312 TFUE – Presunta elusione...
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