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24 febbraio 2022
Internazionale
Uno Stato membro può dichiarare inammissibile una domanda di protezione internazionale se il richiedente gode già dello status di rifugiato in un altro Stato membro
Questa è l'interpretazione data alla direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013 (cd. direttiva procedure) alla luce dell'art. 7 e dell'art. 24 par.2 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Tuttavia, è necessario il rispetto dell'art. 23, par.2 della direttiva 2011/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011 (cd. direttiva qualifiche) e, dunque, occorre provvedere al mantenimento dell'unità del nucleo familiare qualora tale richiedente sia il padre di un minore non accompagnato che ha ottenuto il beneficio della protezione sussidiaria nel primo Stato membro.
di Ricercatore presso l’Università di Palermo Ivan Libero Nocera
Il caso
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Un cittadino di un paese terzo, padre di due figlie, una delle quali minorenne, residenti in Belgio, otteneva lo status di rifugiato in Austria nel 2015. |
Il diritto
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La motivazione della sentenza della Grande Sezione poggia su alcune importanti premesse. |
La lente dell'autore
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L'ordinanza in questione si segnala perché, a seguito di rinvio pregiudiziale, fornisce... |
CGUE, Grande Sezione, sentenza 22 febbraio 2022, causa C-483/20
«Rinvio pregiudiziale – Politica comune in materia di asilo – Procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale – Direttiva 2013/32/UE – Articolo 33, paragrafo 2, lettera a) – Inammissibilità di una domanda di protezione internazionale presentata in uno Stato membro da un cittadino di un paese terzo che ha ottenuto lo...
