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14 marzo 2022
Diritti reali, condominio e locazioni
Non sempre quello che è contiguo è comune
Ove sia accertata la comunione di un cortile sito fra edifici appartenenti a proprietari diversi e allorché fra il cortile e le singole unità immobiliari di proprietà esclusiva non sussista quel collegamento strutturale, materiale o funzionale, ovvero quella relazione di accessorio a principale, che costituisce il fondamento della condominialità sull'area scoperta, l'apertura di una veduta da una parete di proprietà individuale verso lo spazio comune rimane soggetta alle prescrizioni contenute nell'articolo 905 Codice civile.
di Avv. Massimiliano Summa
Il caso

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Nel corso del giudizio di merito era stata contestata la trasformazione di due feritoie in finestre prospicienti il cortile comune a due edifici adiacenti, con conseguente asserito aggravio della relativa servitù di veduta.
All'esito del giudizio di...

Il diritto

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