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22 marzo 2022
Crisi di impresa e insolvenza
Sopravvenuto fallimento dell’appaltatore: a partire da quando l’appaltante può avanzare le sue richieste?
La Corte di Cassazione ribadisce che il sopravvenuto fallimento dell'appaltatore, e la conseguente risoluzione del rapporto secondo la previsione del Regio Decreto 16 marzo 1942, numero 267, articolo 81, segnano la definitività dell'inadempimento ed il momento a partire dal quale l'appaltante può avanzare le sue richieste contro il debitore, e, pertanto, anche il giorno in cui inizia a decorrere il termine fissato a pena di decadenza della garanzia fideiussoria dall'articolo 1957 del Codice civile.
di Avv. Andrea Greco
Il caso
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La Corte d'Appello di Roma, con sentenza del 12.12.2018, quale giudice del rinvio disposto da Cassazione Civile sez. III, 29.03.2012, n.5076, in parziale riforma di quanto pronunziato dal Tribunale di Roma, con sentenza 11.02.2004, dichiarava, tra l'altro, la illegittimità... |
Il diritto
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La Suprema Corte non accoglie i motivi di doglianza. ... |
La lente dell'autore
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Operativamente dalla sentenza commentata si può trarre l'insegnamento che qualora sia... |
Corte di Cassazione, sez. III Civile, ordinanza (ud. 16 novembre 2021) 21 marzo 2022, n. 8995
Svolgimento del processo
Con sentenza ex art. 281 sexies c.p.c. del 12/12/2018 la Corte d'Appello di Roma -quale giudice del rinvio disposto da Cass. n. 5076 del 2012-, in accoglimento del gravame interposto dalla società Impresa Costruzioni G. e M. N. s.r.l. e in conseguente parziale...
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