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19 aprile 2022
Penale e processo
La “generica intenzione di morire” non è sufficiente a integrare la meno grave fattispecie di omicidio del consenziente
Affinchè si configuri un'ipotesi di omicidio del consenziente, e non di omicidio volontario, è necessario che il consenso della vittima sia serio, esplicito, perdurante sino al momento della commissione del fatto e non ambiguo, in guisa da esprimere un'evidente volontà della vittima di morire.
di Avv. Dario Quaranta
Il caso
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V.P. era stato condannato, dapprima dal Gip di Roma in sede di giudizio abbreviato, e successivamente dalla Corte di Assise di Appello, per il reato di omicidio volontario commesso in danno del coniuge P.A.. Il P., in sede di convalida del fermo, riferiva di aver... |
Il diritto
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La Corte di Cassazione, nell'esaminare il ricorso presentato nell'interesse di V.P., giunge a ritenerlo manifestamente infondato e, perciò, inammissibile. In primo luogo, i Giudici di Piazza... |
La lente dell'autore
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La pronuncia... |
Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza (ud. 6 ottobre 2021) 15 aprile 2022, n. 14751
Svolgimento del processo
1. Con sentenza del 18 marzo 2019, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, a seguito di giudizio abbreviato, condannava V.P. per il reato di omicidio doloso di P.A., aggravato dal rapporto di coniugio, commesso in data 28 settembre 2018....
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