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14 febbraio 2023
Crisi di impresa e insolvenza
L’alternativa liquidatoria considera anche i beni che l’ipotecario potrebbe aggredire senza esdebitazione
La disciplina del sovraindebitamento di cui alla Legge n. 3/2012 richiede ai fini dell'ammissibilità della procedura che al creditore ipotecario sia assicurato il pagamento in misura non inferiore a quella realizzabile in caso di liquidazione. In questo caso si deve tenere conto anche del valore dei beni che potrebbero essere ancora essere aggrediti e che si perderebbero in caso di omologazione dell'accordo.
di Avv. Fabio Valerini
Il caso
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La prima sezione civile della Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 4300 del 14 febbraio 2023 ha avuto modo di approfondire un aspetto, spesso decisivo, nelle procedure di sovraindebitamento laddove il giudice deve confrontare la proposta formulata al creditore... |
Il diritto
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Per la Suprema Corte occorre fare chiarezza sul contenuto della sentenza impugnata poiché è fondata su due distinte rationes decidendi... |
La lente dell'autore
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La Suprema Corte svolge anche un'ulteriore importante precisazione con riguardo alla... |
Corte di Cassazione, sez. I Civile, ordinanza (ud. 9 novembre 2022) 14 febbraio 2023, n. 4613
Svolgimento del processo
S.G.B presentò al Tribunale di Milano un ricorso per l’omologazione di un accordo proposto ai suoi creditori per comporre la crisi da sovraindebitamento in cui si trovava a causa delle obbligazioni assunte quale garante per i debiti di una società commerciale. Fissata l’udienza ai...
