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2 marzo 2023
Lavoro e previdenza sociale
Licenziamento ritorsivo: la causa illecita del recesso datoriale deve essere stata determinante
La pronuncia appare d'interesse giacché torna ad analizzare la prova richiesta per qualificare come ritorsivo il licenziamento comminato al lavoratore, quale sanzione illecita inflitta. Viene nuovamente evidenziato dai Giudici la funzione determinante, ai fini del licenziamento, del motivo illecito addotto dal lavoratore che richiede, come nel caso di specie, anche la prova dell'insussistenza della motivazione utilizzata dal datore per giustificare il licenziamento.
di Avv. Paola Di Michele
Il caso
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La vicenda in commento può così essere riassunta. Una lavoratrice veniva licenziata per mancato superamento del periodo di prova, nonostante la stessa avesse già lavorato, senza regolare contratto, alle dipendenze del... |
Il diritto
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Il giudizio di appello proposto dalla lavoratrice verteva principalmente e per quanto in questa sede preme mettere in risalto, sul... |
La lente dell'autore
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La prova del licenziamento ritorsivo deve essere fornita dal lavoratore e la stessa... |
Corte d'Appello di Brescia, sez. Lavoro, sentenza (ud. 15 dicembre 2022) 2 febbraio 2023, n. 328
Svolgimento del processo / Motivi della decisione
Con sentenza n. 585/21 il Tribunale di Bergamo, in funzione di giudice del lavoro, per quanto ancora di interesse, accertava la nullità del patto di prova apposto al contratto di assunzione stipulato tra S****S V. e S****i s.r.l.s., in quanto...
