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8 marzo 2023
Penale e processo
Riforma Cartabia: esclusa l’applicazione retroattiva delle novelle sul concordato in appello
La Sesta sezione Penale della Suprema Corte, nel perimetrare la portata applicativa dell'abrogato comma 2 dell'art. 599-bis c.p.p. (che precludeva l'accesso al concordato di pena per un ombrello di gravi reati), preso atto della veste processuale della norma, ritiene che, in mancanza di una disposizione transitoria soggiace al principio tempus regit actum: con la conseguenza che esso non può che aver prodotto i suoi effetti nei soli giudizi di appello che si sono svolti a decorrere dall'entrata in vigore della relativa norma abrogante, vale a dire a partire dal 30 dicembre 2022, senza la possibilità di una applicazione retroattiva nei processi nei quali il giudizio di secondo grado sia stato già definito.
di Avv. Carmelo Minnella
Il caso
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All'interno di un procedimento penale con più imputati per spaccio e associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope (artt.... |
Il diritto
La Suprema Corte ritiene tale richiesta manifestamente infondata, ritenendola priva di pregio. La... |
La lente dell'autore
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Le conclusioni cui giunge la sentenza n. 9188/2023 non... |
Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza (ud. 12 gennaio 2023) 3 marzo 2023, n. 9188
Svolgimento del processo
1. Con la sentenza sopra indicata la Corte di appello di Roma, in accoglimento della richiesta formulata dalle parti ai sensi dell'art. 599-bis cod. proc. pen., riformava parzialmente la pronuncia di condanna di primo...