La Suprema Corte, ponendosi nel recente sentiero ermeneutico da essa stessa tracciato, ritiene acquisibili le dichiarazioni della vittima di reati intrafamiliari nel corso delle indagini preliminari qualora quelle discordanti rese in sede dibattimentale siano legate al riavvicinamento o alla riappacificazione tra parte lesa e imputato, circostanza che finisce per incidere sulla genuinità della deposizione testimoniale della persona offesa.