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17 luglio 2023
Lavoro e previdenza sociale
Contestare le mansioni inferiori non equivale a rifiutarle
Nell'impossibilità di adibire la lavoratrice alle mansioni originarie, se il datore di lavoro assegna la dipendente a mansioni diverse, la rivendicazione giudiziale di quest'ultima volta ad ottenere mansioni compatibili con la propria esperienza non equivale al rifiuto delle nuove mansioni ai fini del repêchage.
di Avv. Fabio Valerini
Il caso
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L'adempimento dell'obbligo di repêchage da parte del datore di lavoro è stato esaminato dalla sezione lavoro civile della Corte di Cassazione con la sentenza n. 20215 del 14 luglio 2023 con riferimento ad una fattispecie del tutto peculiare in cui un'assegnazione... |
Il diritto
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Avverso il licenziamento per giustificato motivo oggettivo la lavoratrice aveva, quindi, proposto ricorso: mentre in primo grado... |
La lente dell'autore
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Secondo la Suprema Corte effettivamente i giudici di merito hanno omesso di esaminare... |
Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza (ud. 18 maggio 2023) 14 luglio 2023, n. 20215
Svolgimento del processo
1. La Corte d’appello di Catanzaro ha accolto il reclamo proposto dalla Casa di Cura Omissis srl e, in riforma della sentenza di primo grado, ha respinto la domanda di A.M.A. volta alla declaratoria di illegittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo intimatole il...
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