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26 luglio 2023
Lavoro e previdenza sociale
Avvocato o consulente? Di certo, lavoratore autonomo
Nel caso di una prestazione lavorativa altamente qualificata, come può essere quella dell'avvocato o del consulente, l'assoggettamento al potere direttivo del datore di lavoro è spesso attenuato, pertanto, ai fini della sua qualificazione come prestazione subordinata, occorre fare riferimento ai criteri sussidiari quali, ad esempio, l'inserimento nel contesto aziendale e l'assenza di una struttura imprenditoriale in capo al lavoratore; mentre ai fini della sua qualificazione come prestazione parasubordinata, occorre verificare che la prestazione d'opera - continuativa e personale - sia coordinata all'attività del preponente verso uno scopo comune, fermo restando il necessario assoggettamento alle direttive del preponente pur sempre compatibili con l'autonomia della prestazione qualificata.
di Avv. Martina Tonetti
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