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31 luglio 2023
Civile e processo
Quando la rinuncia all’azione di riduzione è una donazione indiretta
Se un coniuge rinuncia all'azione di riduzione delle disposizioni testamentarie lesive della quota di legittima può realizzare un arricchimento nel patrimonio del figlio beneficiato, nominato erede universale, tale da integrare gli estremi di una donazione indiretta, se corre un nesso di causalità diretta tra donazione e arricchimento.
di Avv. Fabio Valerini
Il caso
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La seconda sezione civile della Corte di Cassazione con la sentenza n. 23036 del 28 luglio 2023 ha enunciato un principio di diritto sulle caratteristiche che devono sussistere affinché una rinuncia all'azione di riduzione delle disposizioni... |
Il diritto
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Nel suo atto di appello il legittimario pretermesso aveva contestato la mancata riconduzione alla massa della... |
La lente dell'autore
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Per la Suprema Corte, pur essendo le donazioni indirette sottoposte alle norme di... |
Corte di Cassazione, sez. II Civile, ordinanza (ud. 17 maggio 2023) 28 luglio 2023, n. 23036
Svolgimento del processo
1. S.P., figlio naturale di B. P., conveniva avanti il Tribunale di Modica I.L. P., figlia legittima di B., proponendo azione di riduzione dell’atto di donazione del 20 aprile 1963 stipulato dal padre in favore della figlia, ai fini della reintegrazione della propria quota di...
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