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24 novembre 2023
Penale e processo
Amanda Knox: cade anche la calunnia
Le dichiarazioni calunniose rese dall'indagato, se privato dell'assistenza di un difensore, specie se in condizioni di prostrazione psicologica, non integrano mai un reato; la Corte Edu bacchetta la giurisprudenza italiana sulla possibilità “per motivi imperiosi” di soprassedere alla presenza di un difensore in caso di primo colloquio con l'indagato.
di Avv. Francesco G. Capitani
Il caso
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Nonostante l'assoluzione in via definitiva per i più gravi reati di omicidio, furto e simulazione di reato, Amanda Knox fu sempre ritenuta colpevole di calunnia, dal primo grado al giudizio di Cassazione, per aver accusato Patrick Lumumba... |
Il diritto
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Nell'ampio articolare motivazionale (63 pagine), la Cassazione riconosce la prevalenza della decisione sovranazionale su un... |
La lente dell'autore
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Si riducono gli spazi per rinunciare all'assistenza tecnica del... |
Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza (ud. 12 ottobre 2023) 23 novembre 2023, n. 47183
Svolgimento del processo
1. La richiesta ex art. 628-bis cod. proc. pen. oggi al vaglio di questa Corte è stata presentata dai procuratori speciali di A.M.K. e concerne la condanna per calunnia - pronunziata nell'ambito di un più ampio processo di cui si dirà nel prosieguo - commessa ai danni di D.L., detto...
