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14 dicembre 2023
Tributario
Compensazione di crediti inesistenti e/o di crediti non spettanti: le soluzioni delle Sezioni Unite
In tema di compensazione di crediti o eccedenze d'imposta da parte del contribuente, all'azione di accertamento dell'erario si applica il più lungo termine di otto anni quando il credito utilizzato è inesistente. Invero, il credito è inesistente e dunque contestabile in un termine più ampio di quello ordinario solo nel caso in cui manchi il presupposto costitutivo e, anche solo potenzialmente, la violazione sia riscontrabile mediante un controllo cartolare.
di Avv. e Giornalista pubblicista Maurizio Tarantino
Il caso
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La CTR della Lombardia rigettava l'appello proposto dalla società ricorrente avverso la sentenza della CTP di Milano, che aveva a sua volta respinto il ricorso proposto dalla società contribuente avverso un avviso di accertamento relativo agli... |
Il diritto
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Premesso ciò, secondo la contribuente, la contestazione della Agenzia delle entrate aveva sempre riguardato solo la spettanza del credito e non... |
La lente dell'autore
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I giudici della Cassazione a Sezioni unite, oltre al provvedimento in commento (Cass.... |
Corte di Cassazione, sez. Unite Civili, sentenza (ud. 12 settembre 2023) 11 dicembre 2023, n. 34452
Svolgimento del processo
1. La A.A. Srl e il suo legale rappresentante, A.A., anche in proprio, impugnavano l'atto di recupero, con cui l'Agenzia delle entrate recuperava i crediti di imposta indebitamente compensati dalla società nelle...
Corte di Cassazione, sez. Unite Civili, sentenza (ud. 12 settembre 2023) 11 dicembre 2023, n. 34419
Svolgimento del processo
1. Con la sentenza n. 1662/36/14 del 31/03/2014, la Commissione tributaria regionale della Lombardia rigettava l'appello proposto da (Omissis) Spa (di seguito anche (Omissis)) avverso la sentenza n. 50/25/13 della Commissione tributaria provinciale di Milano, che aveva a sua volta...
