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19 marzo 2024
Tributario
Le attività di assemblaggio ai fini dell’attribuzione dell’origine doganale non preferenziale
Con sentenza n. 13/2024, la Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Bari, in tema di dazi antidumping e compensativi applicati sull'importazione di e-bikes dalla Turchia per sospetta origine cinese della merce da parte di ADM, ha accolto le doglianze di parte privata tese a valorizzare una lavorazione sostanziale, sui singoli componenti, valida ai fini dell'attribuzione dell'origine geografica turca, a fronte altresì della mancata contestazione da parte di ADM della falsità dei certificati di origine rilasciati dall'organismo turco.
di Avv. Gabriele Damascelli
Il caso

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La vicenda processuale, avente ad oggetto la contestazione, da parte di ADM, dell'erronea indicazione di origine doganale (dichiarata turca ma di sospetta origine cinese), aveva come conseguenza l'applicazione di dazi compensativi e...

Il diritto

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Il concetto di origine doganale non preferenziale.

La lente dell'autore

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Il tema dell'origine, elemento dell'obbligazione doganale di estrema complessità, può...

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