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2 aprile 2024
Penale e processo
MAE: la Cassazione torna sul rifiuto di consegna, da parte di uno Stato, di madre di prole in tenera età
La Suprema Corte rigetta il ricorso proposto da una madre di prole affetta da disabilità grave avverso la sentenza della Corte di Appello che ha disposto la sua consegna all'autorità giudiziaria austriaca in esecuzione di un MAE (emesso nel 2016 dalla Procura di Vienna).
La ricorrente non ha dedotto né allegato carenze strutturali del sistema penitenziario austriaco tali da esporla ad un rischio concreto in ordine alla tutela dei diritti dell'infanzia.
di Dott.ssa Veronica Riggi
Il caso
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Oggetto del ricorso è una sentenza emessa dalla Corte di Appello di Roma che ha disposto la consegna all'autorità austriaca (in esecuzione di un MAE) per procedere nei confronti della, qui chiamata ricorrente, per due delitti di furto... |
Il diritto
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Gli Ermellini nel ritenere infondati i motivi del ricorso hanno argomentato la decisione di rigettare le “domande” presentate fondandola sul... |
La lente dell'autore
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Alla stregua dei principi affermati dalla Corte UE nelle varie pronunce sulla questione... |
Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza (ud. 28 marzo 2024) 29 marzo 2024, n. 13144
Svolgimento del processo
1. Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Roma ha disposto la consegna all'autorità giudiziaria austriaca di D. M. in esecuzione del mandato di arresto europeo, emesso in data 26 gennaio 2016 dalla Procura della Repubblica di Vienna, per procedere nei suoi confronti per due...
