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15 giugno 2022 N. 116 - Persone, famiglie e minori
Il contratto di comodato nei rapporti di famiglia
Il coniuge separato, convivente con la prole minorenne o maggiorenne non autosufficiente ed assegnatario dell'abitazione già attribuita in comodato, che opponga alla richiesta di rilascio del comodante l'esistenza di una destinazione dell'immobile a casa familiare, ha l'onere di provare che tale era la pattuizione attributiva del diritto personale di godimento. Quindi, l'assegnazione della casa coniugale ad un coniuge, in seguito alla separazione, non fa venir meno il contratto di comodato.
di Avv. e Giornalista pubblicista Maurizio Tarantino
Premessa
Nel contratto di comodato una parte (comodante) consegna all'altra (comodatario) un bene, affinché se ne serva per un tempo ed un uso determinato, con l'obbligo di restituire la cosa ricevuta (art. 1803 c.c. ). Il bene...
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