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15 gennaio 2024 Crisi di impresa e insolvenza
Il punto della giurisprudenza in materia di adeguati assetti

L'imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha uno specifico dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell'impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell'impresa e della perdita della continuità aziendale.

Tale obbligo è stato introdotto dal Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza a decorrere dal 16 marzo 2019. A distanza di quattro anni dalla sua introduzione, il presente contributo vuole fare il punto sugli orientamenti della giurisprudenza di merito emersi con riferimento alla omessa istituzione degli assetti organizzativi societari ovvero alla loro carente o inadeguata configurazione.

Gli aspetti più interessanti riguardano la legittimità della denunzia al Tribunale da parte degli organi di controllo societario o dei soci, ex articolo 2409 C.C., la possibile configurabilità delle gravi irregolarità nella gestione in capo agli amministratori e l'applicabilità della cosiddetta “Business Judgement Rule” alle scelte organizzative compiute da questi ultimi.

di Commercialista e revisore legale Giancarlo Grossi
1. La riforma introdotta dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza

L'articolo 3 del D.Lgs. 12/01/2019, n. 14 (meglio conosciuto come “Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza”), in...

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