Home
Network ALL-IN
Quotidiano
Specializzazioni
Rubriche
Strumenti
Fonti
28 marzo 2022 Avvocati
Le parole della Presidente Masi all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2022 del CNF

Cooperazione tra magistratura e avvocatura, misure emergenziali nei tribunali e riforma carceraria: alcuni degli argomenti discussi dalla Presidente del CNF nel corso dell'inaugurazione per l'anno giudiziario forense 2022.

di La Redazione

La Presidente Maria Masi ha avviato l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2022 del Consiglio Nazionale Forense evidenziando l'importante contributo che l'Avvocatura ha dato a servizio della Giurisdizione e dei cittadini.

A tal proposito, ritiene «maturo» il tempo «perché sia esplicitato con chiarezza quali siano i soggetti ai quali la legge demanda la difesa» e per definire «quel “percorso comune” di magistrati e avvocati del quale parliamo da anni, e rimasto sulla carta, nell'ottica di favorire una comune cultura della giurisdizione».
«Nell'ottica della cooperazione tra magistratura e avvocatura– ha proseguito Masi - abbiamo, pertanto, valutato con favore molte delle previsioni che nella proposta di riforma dell'ordinamento giudiziario, valorizzano il ruolo dell'avvocatura». Da qui è partito un ringraziamento alla Ministra Cartabia «soprattutto per l'attenzione rivolta al tema del funzionamento dei Consigli giudiziari». Il riferimento è alla proposta del diritto al voto della componente laica ma anche alle modifiche in tema di accesso alle cariche elettive ed elezione e funzionamento del CSM.

La Presidente ha poi chiesto un «maggiore coinvolgimento del CNF nella stesura dei decreti attuativi delle riforme» in materia di giustizia. Per la magistratura onoraria, invece, «relegata da troppo tempo, in una sorta di limbo giuridica» si impone il superamento delle «piccole misure tampone» attraverso l'adozione di una «soluzione definitiva e coerente con il sistema ordinamentale».

È stato affrontato anche il tema delle misure emergenziali nei tribunali, delle quali l'Avvocatura chiede con particolare urgenza la revoca ovvero il ridimensionamento. Al riguardo, la Masi si è soffermata precisando che nel civile la modalità di trattazione scritta si potrebbe mantenere «solo nelle ipotesi già contemplate nel progetto di riforma», mentre nel penale va superato «il limite delle giornaliere trattazioni tabellari, rimodulare la calendarizzazione delle udienze e degli orari e soprattutto garantire il libero accesso alle cancellerie». «Dal prossimo mese di aprile - ha aggiunto - saremo liberi di accedere, volendo, ad ogni iniziativa ludica, culturale ed è giusto che anche la Giustizia si disancori da limitazioni e divieti di accesso».

La Presidente ha parlato di riforma carceraria tra gli interventi «non ulteriormente differibili» e «assolutamente coerenti» con il PNRR. «L'alto numero dei suicidi verificatisi nelle carceri – aggiunge - e la nota scarsa qualità delle condizioni medie di detenzione, non possono e non devono lasciare indifferenti. La dignità umana va salvaguardata sempre, anche e soprattutto all'interno del sistema penitenziario».

L'attenzione si è rivolta anche alla guerra in Ucraina, sulla quale l'avvocatura italiana ha dato prova «di grande disponibilità e generosità, aderendo all'iniziativa promossa dal CNF d'intesa con il Consiglio degli Ordini Forensi Europei e promuovendo in autonomia sui singoli territori, di concerto e accordo con gli enti territoriali, iniziative a sostegno, protezione e cura dei tanti profughi, soprattutto bambini, che stanno arrivando in Italia».

Il tuo sistema integrato di aggiornamento professionale
Non sei ancora abbonato?
Non sei ancora abbonato?