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11 settembre 2023 Deontologia forense
Il tirocinio presso la CGUE è valido ai fini del compimento della pratica forense

Lo afferma il Consiglio Nazionale Forense con il parere n. 26 del 12 luglio 2023.

di La Redazione
Il COA di Firenze domanda al CNF se, per un praticante avvocato iscritto all'Ordine, nei diciotto mesi di pratica forense, possano essere calcolati anche i cinque mesi di un tirocinio svolto presso la CGUE nell'ufficio di un giudice del Tribunale. 
Il COA chiede inoltre la possibilità di riconoscere, come valida ai fini della pratica forense, la partecipazione alle udienze presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea, considerando l'impegno notevole e costante che detto tirocinio implica.
 
Nel rispondere al quesito, il Consiglio Nazionale Forense rammenta l'importanza di definire l'espressione “uffici giudiziari” contenuta all'articolo 41, comma 6, lett. b) della L. n. 247/2012
In particolare, bisogna valutare se in tale locuzione possa farsi rientrare anche la Corte di Giustizia dell'Unione Europea.

La risposta è affermativa: la CGUE rientra tra gli “uffici giudiziari” cui fa riferimento l'articolo 41, comma 6, lett. b) cit., di conseguenza il tirocinio svolto dal praticante può essere considerato, ai fini del compimento della pratica forense. 
Pertanto, anche le udienze a cui ha assistito dinanzi alla medesima Corte possono essere considerate ai fini del compimento della pratica.
 
Infine è importante ricordare che la Legge n. 247/12, nell'innovare la disciplina del tirocinio per l'accesso alla professione forense, ha sottolineato l'importanza dell'internalizzazione dei saperi e dei percorsi formativi e alla necessità di combinare saperi teorici e competenze pratiche nei diversi ambiti di interpretazione e applicazione del diritto.
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