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12 settembre 2023 Deontologia forense
La procura all’incasso non autorizza l’avvocato a trattenere somme riscosse per conto del cliente

Il professionista ha comunque l'obbligo di mettere tempestivamente a disposizione dell'assistito le somme incassate, rendendogliene altresì conto.

di La Redazione
A seguito di esposto, un avvocato veniva sottoposto a procedimento disciplinare per aver riscosso e ottenuto ingenti somme di denaro spettanti alla società cliente, senza restituirle ad essa, senza darne per lungo tempo notizia e perfino senza avere titolo per incassarle dai clienti. L'incolpato si difendeva evidenziando di aver ricevuto apposita autorizzazione all'incasso da parte della rappresentata; inoltre, invocava la compensazione operata con compensi e spese legali liquidati in suo favore dall'autorità giudiziaria.
 
Ad esito dell'istruttoria, il CDD riteneva l'avvocato responsabile dell'addebito disciplinare e lo sanzionava con la sospensione dall'esercizio della professione per mesi sei, in misura attenuata rispetto alla sanzione edittale prevista dall'art. 31 Codice deontologico forense, in quanto una parte del suo comportamento era dipesa anche dalla mancata attività di controllo da parte della cliente.
 
Il professionista presenta così ricorso lamentando l'erronea interpretazione dell'art. 44 previgente Cdf e dell'art. 31 Cdf vigente, nonché dell'art. 40 previgente Cdf e dell'art. 27, comma 3, Cdf. 
 
Con sentenza n. 121 del 13 giugno 2023, il CNF rigetta il ricorso e conferma la decisione del CDD.
 
L'avvocato è infatti tenuto a mettere immediatamente a disposizione della parte assistita le somme riscosse per conto di questa e a rendergliene conto a pena di illecito deontologico, che prescinde dalla sussistenza o meno di eventuali rilievi della condotta stessa dal punto civilistico.
 
Nemmeno la procura alle liti che facoltizzi ad incassare somme per conto del cliente deroga a tale principio e giustifica, quindi, il trattenimento delle somme stesse, che il professionista ha l'obbligo di mettere tempestivamente a disposizione dell'assistito, rendendogliene altresì conto.
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