Home
Network ALL-IN
Quotidiano
Specializzazioni
Rubriche
Strumenti
Fonti
18 marzo 2024 Deontologia forense
L’incarico di consulente giuridico affidato all’AISI è compatibile con l’esercizio della professione forense?

Il CNF esclude l'incompatibilità sul rilievo che l'incarico non comporta l'instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato. Tuttavia, resta da valutare se la tipologia dell'incarico possa comportare commistione di interessi con l'esercizio della professione.

di La Redazione

Con parere n. 1 del 21 febbraio 2024, il CNF risponde al quesito sollevato dal COA di Lecce in merito alla compatibilità con l'esercizio della professione forense dell'incarico di collaborazione professionale conferito dall'AISI quale consulente giuridico in materia di operazioni per scopi istituzionali.
Nelle more del quesito, il COA richiedente precisa che:

  1. nell'esercizio dell'incarico, l'iscritto si avvarrebbe di garanzie funzionali, ivi compresa quella di agire con generalità diverse da quelle reali, con conseguente esonero da responsabilità penale ai sensi della Legge n. 124/2007;
  2. l'incarico è conferito a titolo di consulenza con corrispettivo soggetto a fatturazione.

Per il CNF, l'incarico non comporta l'instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato e pertanto può essere esclusa, sotto il profilo formale, l'incompatibilità di cui all'art. 18, lett. d) L. n. 247/12.
Resta da valutare se la tipologia dell'incarico possa comportare commistione di interessi con l'esercizio della professione ovvero dinamiche analoghe a quella di una subordinazione gerarchica nei confronti di chi, di volta in volta, diriga l'operazione nella quale l'iscritto verrebbe coinvolto.

Il tuo sistema integrato di aggiornamento professionale
Non sei ancora abbonato?
Non sei ancora abbonato?