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10 aprile 2024 Deontologia forense
Cancellato dall’Albo l’avvocato dichiarato fallito in proprio e quale socio illimitatamente responsabile di una snc
Viene meno il requisito della condotta irreprensibile. Inoltre, l'iscrizione all'Albo è incompatibile con la qualità di socio illimitatamente responsabile o di amministratore di società di persone aventi quale finalità l'esercizio di attività commerciale.
di La Redazione
Il COA disponeva la cancellazione dall'Albo dell'avvocato Tizio, dichiarato fallito dal Tribunale in proprio e quale socio illimitatamente responsabile di una s.n.c.
 
Il professionista impugna tale decisione deducendo, tra più motivi, che il COA non avrebbe tenuto conto dell'intervenuta novella dell'articolo 50 della Legge fallimentare, secondo la quale la dichiarazione di fallimento non determina la perdita dei diritti civili. Non vi sarebbe, quindi, alcun nesso tra dichiarazione di fallimento e necessaria cancellazione dall'Albo, proprio in ragione del fatto che la prima non determina la perdita dei diritti civili.
 
Con sentenza n. 349 del 29 dicembre 2023, il CNF rigetta il ricorso.
 
Se, da una parte, viene meno la perdita dei diritti civili per colui che è stato dichiarato fallito, con conseguente impossibilità di disporre la cancellazione dell'iscritto su tale base, dall'altro lato, la dichiarazione di fallimento può comunque rilevare in sede di valutazione discrezionale dell'ulteriore requisito della condotta irreprensibile.
 
Ma non solo. Poiché il ricorrente è stato dichiarato fallito in quanto socio illimitatamente responsabile di una s.n.c. avente ad oggetto attività immobiliare, rileva, nel caso di specie, non solo l'art. 17 della L. 247/2012, sotto il profilo del suddetto del requisito, ma anche l'art. 18, e in particolare la sua lettera c), a mente della quale l'iscrizione nell'Albo è incompatibile «con la qualità di socio illimitatamente responsabile o di amministratore di società di persone, aventi quale finalità l'esercizio di attività di impresa commerciale, in qualunque forma costituite».
 
Sulla base di ciò, può concludersi che l'avvocato dichiarato fallito in proprio e quale socio illimitatamente responsabile di una s.n.c. deve essere cancellato dall'Albo, ai sensi degli articoli:
  • 17, L. n. 247 cit., sotto il profilo della perdita del requisito della condotta irreprensibile;
  • 18, lett. c),  L. n. 247 cit., a mente della quale l'iscrizione nell'Albo è incompatibile.
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