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14 maggio 2024
Penale e processo
Caso EncroChat: la CGUE si pronuncia sulle condizioni per la trasmissione e l'utilizzo di prove nei procedimenti penali a carattere transfrontaliero
Nulla vieta a una Procura nazionale di richiedere, mediante un ordine europeo di indagine, la trasmissione di prove raccolte in altro Stato membro, a prescindere dal fatto che tale raccolta abbia rispettato o meno le leggi del Paese europeo di emissione dell'ordine europeo di indagine. Questo però impone che tale controllo di legalità avvenga successivamente.
di La Redazione
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La questione oggetto d'esame trae origine da un'indagine condotta soprattutto dalle Autorità francesi in merito ad un sospetto traffico di sostanze stupefacenti nel territorio di alcuni Stati UE. L'Autorità francese è riuscita ad infiltrarsi nel... |
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Con la sentenza C-670/22 la Corte precisa che un ordine europeo di indagine inteso a ottenere la trasmissione di prove già in possesso delle autorità competenti dello Stato di esecuzione (nel caso di specie, la Francia) non deve essere adottato necessariamente da un giudice. Esso può essere adottato da un PM. ... |
CGUE, Grande Sezione, sentenza 30 aprile 2024, causa C-670/22
«Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Direttiva 2014/41/UE – Ordine europeo di indagine penale – Acquisizione di prove già in possesso delle autorità competenti dello Stato di esecuzione – Condizioni di emissione – Servizio di telecomunicazioni cifrate – EncroChat – Necessità della decisione di un giudice – Utilizzo di prove...
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