Home
Network ALL-IN
Quotidiano
Specializzazioni
Rubriche
Strumenti
Fonti
13 giugno 2024
Persone, famiglie e minori
Patto sulla migrazione e l’asilo: presentato il modello comune di attuazione per gli Stati membri

La scadenza per la presentazione dei singoli piani nazionali di attuazione dell’accordo storico su migrazione e asilo è il 12 dicembre 2024.

di La Redazione

Dopo l’accordo politico del 20 dicembre 2023, la sua adozione da parte del Parlamento UE lo scorso 10 aprile e del Consiglio UE il 14 maggio, il patto sulla migrazione e l’asilo si appresta a diventare operativo con la presentazione del piano comune di attuazione del patto.
La Commissione UE ha infatti illustrato le tappe fondamentali in vista dell’attuazione del patto che serviranno a tutti gli Stati membri per adottare entro la fine di quest’anno i singoli piani nazionali di attuazione. Gli elementi costitutivi del piano sono interdipendenti tra loro e dovranno essere attuati in parallelo. Sono nello specifico 10 gli elementi costitutivi:

esempio

  • Un sistema comune di informazione sulla migrazione e l’asilo (Eurodac) che costituirà il sistema informatico su larga scala atto a conservare e a trattare i dati dei richiedenti asilo. Lo sviluppo di tale sistema sarà essenziale per l’attuazione di tutti gli altri elementi del patto;
  • Un nuovo sistema di gestione della migrazione alle frontiere esterne dell’UE che comprende procedure rapide, efficienti e semplificate per l’asilo e il rimpatrio, oltre a solide garanzie, seguendo un approccio armonizzato. Tutti i migranti irregolari saranno in tal senso registrati e sottoposti a un controllo di identità, del rischio per la sicurezza, della vulnerabilità e della salute, mentre in un secondo momento sarà applicata una procedura di frontiera obbligatoria per chi probabilmente non necessita di protezione internazionale o per chi presenti un rischio per la sicurezza;
  • Garantire ai richiedenti un tenore di vita adeguato in funzione delle loro esigenze;
  • Procedure di asilo eque, efficienti e convergenti che semplifichino la valutazione ed il processo decisionale delle singole domande di asilo in tutta Europa, rafforzando garanzie e diritti dei richiedenti;
  • Procedure di rimpatrio efficienti ed eque. In tal senso, il coordinatore per i rimpatri rivestirà un ruolo fondamentale;
  • Un sistema equo ed efficiente che punti ad una ripartizione stabile ed efficace delle responsabilità in tutta l’UE, riducendo gli incentivi per i movimenti secondari;
  • Fare funzionare la solidarietà: per la prima volta in UE è stato disposto meccanismo di solidarietà permanente, giuridicamente vincolante ma flessibile, che garantisce che ciascuno Stato non sia lasciato solo laddove si trovi sotto pressione;
  • Preparazione, pianificazione di emergenza e risposta alle crisi;
  • Nuove garanzie per i richiedenti asilo e per le persone vulnerabili, accompagnate da un maggiore monitoraggio dei diritti fondamentali;
  • Reinsediamento, inclusione e integrazione: intensificare gli sforzi in tali direzioni.

Il piano di attuazione verrà presentato agli Stati membri al prossimo Consiglio “Affari interni” e poi sarà utilizzato come modello per la preparazione dei singoli piani nazionali da presentare entro il 12 dicembre 2024. La piena operatività delle norme è invece prevista entro l’11 giugno 2026.
Gli Stati membri potranno contare sul sostegno operativo, tecnico e finanziario della Commissione e delle agenzie UE.

Documenti correlati